Le spiagge dell’Ostsee, mare dell’est, sono sterminate e vengono invase dai tedeschi in cerca di sabbia, di sole e di bagni. Noi in questi giorni troviamo solo nuvole, pioggia e vento ma è chiaro che abbiamo avuto jella. Paesini bellissimi, un po’ cenerentoleschi, si sono sviluppati su queste coste senza deturparle. Ed è chiaro che se già in questi giorni di vento freddo c’è gente, l’estate ci sarà folla. Viene in mente come avrebbero potuto svilupparsi le coste del sud Italia, ma anche quelle del nord, se non le avessero coperte di cemento e di albergoni. Vabbé Vabbé. Questa è zona di mare aperto e di molte bodden (lagune?). Noi oggi abbiamo scelto Prerow e le sue spiagge, parco nazionale, mica bruscolini. Lungo la strada abbiamo incontrato dei signori vestiti fosforescenti, che accoglievano delle cartacce. Le cartacce non si vedevano perché ce ne erano veramente poche. E comunque eravamo sulla strada provinciale. Loro le raccoglievano e le mettevano su un camioncino per portarle via. Mi è venuto in mente quando io e Giorgio Lauro andavamo da Lavarone a Vetralla a piedi, camminando sul bordo di strade lerce, tra bottiglie di plastica schiacciate, pacchetti di sigarette, sacchetti di patatine vuoti, tutta quella roba che noi italiani gettiamo dai finestrini delle macchine perché siamo convinti che fuori da quei finestrini sia tutto un immenso secchio della spazzatura.
Triste, ma da noi si usa fare così.
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