Un giovane signore in carriera si separa e da quel momento suo figlio non è più lo stesso. E’ difficile spiegare che cosa gli succede e come si trasforma. Vi basti sapere che diventa uno stronzo fottuto. Il papà, la cui carriera nel frattempo va a farsi fottere (ma non per colpa del figlio stronzo), cerca di capire come fare per avere un figlio più o meno normale ma oppresso dai sensi di colpa non ne becca una. Il figlio rimane stronzo e non si capisce se soffra nel sentirsi stronzo o goda nel fare soffrire il papà. Poi arriva una principessina azzurra e tutto sembra volgere per il meglio. Ma dio li fa e poi li accoppia e anche la principessina ha forti percentuali di stronzaggine. Il papà però riprende fiato. “Scazzi” si chiama il libro scritto a quattro mani, due del papà dello stronzo e due dello stronzo stesso. Un libro che, come avrete capito, non ti lascia indifferente. Rimani lì, inebetito, incerto se telefonare al papà per porgergli una spalla su cui piangere oppure piangere tu stesso oppure entrare nelle pagine del libro per prendere a calci in culo lo stronzo. Un libro molto bello che però non ti viene la voglia di leggere la seconda volta. Una basta ed avanza.
Ciao Grande Anziano! Tu sei davvero un Grande! Chi lascia la calda poltrona di / per andare a dirigere Cuore? Io le cose non le dimentico. E ora mi chiedo se continuare con i miei due patetici blog. Ho 50 anni, malatissimo, impossibilitato a fare quel che sapevo e volevo fare, vuoi che continui a scandagliare la mia breve vita tra i blog? Oh, mi riferisco ai miei blog, non al tuo. Lo scrivo perché mi pare passata l’era del blog.
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