da Muin Masri
L’essere umano è un animale strano: sociale ma ogni tanto odia la compagnia, affettuoso ma spesso vorrebbe spaccare il mondo, sportivo ma patisce il sudore altrui, elegante ma a modo suo, ricco ma invidia i poveri perché sono troppo felici, povero ma invidia i ricchi perché sono troppo felici, religioso e ogni tanto bestemmia, ateo ma speso chiama Dio “ti prego, fai sbagliare il rigore a quel bastardo”, rivoluzionario travestito da dittature, dittature travestito da democratico, democratico travestito da prete, prete travestito da travestito, fa il contadino ma sogna di fare il banchiere, fa l’opinionista ma desidera fare l’agricoltore alternativo, ama la tv ma ascolta la radio, lavora alla radio ma scrive per il giornale, gestisce la posta del cuore ma con il cuore infranto. L’essere umano è un animale vive consapevole e io non so perché vi scrivo, ma ogni tanto mi affaccio alla blog per caso e mai per sbaglio e, fa piacere vedere il nostro vecchio ancora vivo. La sua voce alla radio è registrata, lui è prigioniero di un mondo perfetto, quando Coppi e Bartali correvano in bicicletta e l’Italia non era né povera né ricca ma necessaria.
La mia voce è viva, non registrata. Io amo la radio ed odio la radio. Amo il blog ed odio il blog. Dico ripartiamo e poi mi fermo. Anche tu, vedo. E mi fa piacere scoprire che tu ti meravigli che io sia ancora vivo. (csf)
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