da Grazia Sampietro, Vigevano
Mi auguro che le cose stiano come spiega la Signora Guma, altrimenti c’è veramente da piangere. Quante volte ho sentito anche io quella frase nella mia classe, dalle elementari alle superiori, eppure a nessuno di noi è mai venuto l’esaurimento nervoso, ci abbiamo ‘dato dentro’ e, punto più, punto meno, siamo arrivati tutti alla fine. Ma a quei tempi, la mia maestra aveva 35 alunni, si andava anche di pomeriggio e non era tempo pieno, si imparava a chiedere ‘per favore’ e a dire ‘grazie’, ci insegnavano ‘educazione civica’ e il rispetto per gli altri e il mio professore di diritto amministrativo ed economia politica se facevamo o dicevamo cazzate ci tirava il Codice Civile(quello piccolo), cosa che ha affinato la nostra prontezza di riflessi.Ma erano così brutti questi tempi?
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