ELEZIONI E RAPPRESENTAZIONE TEATRALE. di Domenico Astuti
Mentre osservavo la campagna elettorale mi è venuto in mente uno spettacolo teatrale di qualche anno fa. La commedia era modestissima, la regia sbiadita, gli attori protagonisti – professionisti di alto livello – erano sommersi dal fallimento. Noi avevamo degli amici che recitavano in ruoli secondari, e guardavamo soprattutto loro. Dicevamo: Guarda Maria come ha detto bene la battuta… Wladimiro è credibile in quel ruolo di bancario… Ma un signore che era seduto accanto ci ha detto con tono gentile: ragazzi, lo spettacolo è talmente pessimo che non si salva nessuno.
…a Roma si dice: ma quanto je brucia er culo!
Signor Gildo, in effetti non si capisce perché se la prende così tanto: sembrerebbe un ex comunista passato dall’altra parte (non del tutto forse)che sbraita per slogan ed elissi senza aggiungere alcunché alla discussione. Se ha votato Grillo, dovrebbe essere contento e anche spiritoso! Avete compiuto un miracolo! Perché questo complesso d’inferiorità nei confronti della sinistra?
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