da Vittorio Grondona – Bologna
A sinistra si parla a lungo dell’opportunità di una patrimoniale che colpisca i redditi alti per affrancare quelli bassi. Appunto se ne parla, ma non si riesce a decidere. E stato più facile infatti approvare, peraltro anche dalla destra e dal centro, patrimoniali per i poveri e per i ceti medi, regressive come l’IMU prima casa e come quella del bollo sui C/C ed altri titoli di risparmio. In merito a quest’ultima imposizione in estrema sintesi chiarisco che dall’1 gennaio 2012 in base alla legge “Salva Italia” (sic) per i conti con giacenza media superiore ai 5.000 euro sono dovuti allo Stato 34,20 euro per le persone fisiche e 100 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. Gli investimenti seguono un’altra normativa ancora più regressiva ed ingiusta. Sono esclusi i “conti base” riferiti a certificazioni “Isee” in corso di validità inferiore ad euro 7.500. Se pensiamo che le banche sono autorizzate a pagare interessi sui depositi dello 0,01%, peraltro pure essi tassati al 20%, va da sé che chi ha un deposito di risparmio inferiore a circa 345.000 euro è destinato a perdere sostanziose quote di capitale. In più per il complicato “calcolo” degli interessi la banca applica un costo fisso ogni trimestre di 5,16 euro. Tutto questo alla faccia dell’art. 47 della Costituzione che “incoraggia e tutela il risparmio”. Mi domando, chi è che fa i conti secondo Costituzione nell’olimpo politico?
Monte dei Pacchi di Siena! Voterai con dolore, caro piddino. Perché lo scandalo Mps non solo non accenna a placarsi, ma l’affare s’ingrossa e cresce su più piani. Dopo le carte nascoste e le bugie, trovati sul conto di un manager un tesoro di venti milioni. L’inchiesta penale (da penis) si arricchisce di nuovi reati e c’è un tintinnare di manette da far paura per il salvataggio politico-finanziario della banca. Su tutti, aleggia il fantasma di un solo partito, quello di Bersani, che domina gli enti locali senesi – e quindi la fondazione (13 su 16) – da oltre mezzo secolo. C’è un martellamento continuo sulle palle degli elettori per la nazionalizzazione della banca. Sì, alla fine tutti noi comuni cittadini potremo dire, come Consorte e Fassino al telefono, “Abbiamo una banca!”.
Le banche sono strozzine: prendono soldi allo 0,01% e li prestano a tassi d’usura; le banche sono subdole e bugiarde: rifilano a clienti fiduciosi investimenti fasulli ad altissimo rischio come ottimi, Parmalat ed Argentina, per esempio; le banche prendono denaro buono e lo cambiano con carta straccia: i miniassegni di qualche anno fa ne sono stati una prova molto più evidente dei derivati di oggi, di cui non tutti capiscono la beffa… Potrei seguitare all’infinito a raccontare le nefandezze bancarie. Uno Stato come si deve dovrebbe prendere per il cravattino i responsabili e mandarli a soggiornare nelle patrie galere, invece li elogia, li passa di grado… Tutti i partiti sono coinvolti nelle banche e in questi tempi di nomine a simpatia gli effetti negativi fanno ancora più male.
Nuova bufera in Regione Lombardia: indagati 29 tra Pd, Sel, Idv e Udc. Orchidee, sushi, book fotografici, pc per Natale, mimose l’8 marzo: tutti in fila al bancomat Pirellone. …sembra che il Trota, con i suoi leccalecca, fosse un dilettante!
Suvvia signor Gildonormelli, diamo uno sguardo anche alla luna ogni tanto, se no va a finire che guardando sempre e solo il dito diventiamo strabici o vediamo doppio. Lei con me sfonda una porta aperta accusando la mancanza generale di morale, ma, come se ne sarà ormai reso conto, nè Lei e nè io riusciamo a cambiare le cose. L’etica poi che interessa alcuni nostri politici nominati sia a destra, sia al centro (moderato, sic), sia a sinistra è importante solo per un momentaneo scontro elettorale. Poi muore lì. Pensiamo a come ci stanno trattando: la parcondicio fa ridere di noi all’estero più di qualsiasi bunga bunga. Essere immersi nell’idiozia, questo si che fa veramente schifo, ma come vede non interessa al popolo bue. Qualcuno plaude perfino al redditometro… E ho detto tutto!…
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