da Giulio Bulgarelli, Correggio
Nella mia lunga frequentazione di rifugi alpini mai avevo sentito di tappi per le orecchie per ovviare ai disagi. Ricordo una notte al Pedrotti a due spanne dal soffitto, collocato com’ero in un letto a castello a tre piani. Un’altra volta al Casati, messo a dormire in corridoio vicino al bagno (meglio, latrina) e tenuto sveglio dalle torce dei crucchi che andavano di continuo a pisciare. Ma non mi sarebbe mai venuto di pensare ai tappi per le orecchie. Che sia perchè abito sopra un incrocio ? Ora rotonda.
Nessun commento.
Commenti chiusi.