Anche persone di un certo livello di studi, anche intellettuali che illuminano con la loro saggezza il nostro pensiero, anche persone moderate e prudenti, anche loro, quando si parla di calcio, perdono la testa. Tralascio la mia noia quando li ascolto parlare di 5-2-3 o di fasce o di cose del genere. Immagino che anche loro si annoierebbero sentendomi parlare dei sistemi migliori per accatastare la legna. Quello che e’ assolutamente insopportabile è la cieca visione del mondo cha hanno i tifosi. “Se un difensore con un mitra uccide un attaccante in area di rigore Lui direbbe che si tratta di un fallo involontario e che non c’è il rigore”, diceva un mio amico di un amico supertifoso. Di fronte a qualsiasi problema ci si divide non in relazione alle proprie idee o alla maniera di esporle e difenderle ma in base alla squadra per cui si fa il tifo. E così, anche adesso, attorno al caso Buffon il discrimine non è la propria concezione etica o magari le proprie idee garantiste, ma il fatto che si sia juventini o meno, o in subordine se si è tifosi della nazionale. E così Buffon può permettersi di dire, il giorno prima, “di che stiamo parlando?” attaccando giornalisti e magistrati e il giorno dopo difendersi sostenendo che i soldi sono suoi e ne fa quello che vuole. I soldi sono miei e ne faccio quello che voglio. Devo segnarmela questa frase il giorno che mi beccano mentre sto corrompendo un giudice.
Anche Bossi dice così… I soldi sono della Lega e la lega ne fa quello che vuole… Solo i lavoratori non possono fare quello che vogliono con i propri soldi. Glieli tolgono direttamente dallo stipendio, glieli tolgono con le numerose tasse indirette, glieli tolgono tassando direttamente la casa in cui abitano, anche se non è completamente loro per via del mutuo ancora da pagare… Dopo averli ridotti senza il becco di un quattrino l’idiozia politica si meraviglia della loro disperazione.
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Non voglio fare il bastian contrario, ma per la legge italiana Buffon ha ragione. Può essere immorale buttare 1.500.000 euro in scommesse, ma ormai lo stato biscazziere ha legalizzato (per lo meno regolamentato) il gioco d’azzardo. Diverso è l’aspetto della Federcalcio: un tesserato non può scommettere su partite di calcio. Nel caso, Buffon o non Buffon, la squalifica è d’obbligo. Per il resto concordo su tutto quello che scrive Vittorio, ma i soldi di Bossi sono quelli del finanziamento opss, scusate rimborso elettorale che viene fatto con i soldi dello stato e che andrebbe speso per le attività di partito. E acquistare lingotti o diamanti non mi pare averlo letto nello Statuto della Lega…
L’errore sta a monte. Buffon non deve guadagnare tanto da permettersi di sperperare in scommesse, peraltro eticamente contestabili, per un milione e mezzo di euro. I calciatori dovrebbero essere stipendiati, magari bene, ma stipendiati… Ma loro riempiono gli stadi, fanno rempire pagine di giornali, danno lavoro ad una moltituine di parolai… Ecco, io sono del parere che se i giocatori non riempiono gli stadi, non fanno riempire pagine di giornali, non fanno discutere (inutilemente) gli avvoltoi che vivono alle spalle dello sport, non dovrebbero essere assunti come giocatori… Per me possono benissimo andare a fare i fornai o qualsiasi altro mestiere. Qualche bravo giocatore lo troveremmo ugualmnte e forse anche il calcio ritornerebbe bello come lo era qualche anno fa.
A me pare piuttosto che la tecnica di tacciare di “tifoso” chiunque abbia un’opinione contraria raggiunge con Pino Scaccia i massimi livelli. Lui non è né più autorevole né migliore di un qualsiasi tifoso, su questa storia. Detto questo, le voci dicono tutto e il contrario di tutto: ha scommesso un milione e mezzo, però solo sull’NBA, ma magari anche no. Fino ad ora, solo una gran nube d’aria fritta. Molto più condivisibile la posizione dell’ultimo post di Vittorio: forse, se non avesse avuto un milione e mezzo da buttare in ricevitoria, ci avremmo guadagnato tutti, lui per primo. E comunque, in Emilia adesso farebbero comodo quei soldi: ci pensino, i nostri campioni. PS: Vittorio, da te tutto bene ?
Grazie Paolo… A parte qualche balletto imprevisto all’interno della casa per ora tutto bene. Solo paura… Brutta cosa il terremoto… Come ho già detto in un’altra occasione, l’Emilia era terra “classificata” (sic) a basso interesse sismico, tanto è vero che le autorizzazioni a certe costruzioni sono date senza verifica preventiva da parte delle istituzioni… Basta la parola, come si dice… Il progettista è l’unico responsabile… Poi succede che ti cade la casa addosso e della rsponsabilità del progettista te ne freghi altamente… Le istituzioni dovrebbero essere più serie e non farsi vive solo per assistere ai funerali dei disraziati che subiscono danni fino a rimetterci la vita per mancanza di oculata prevenzione.
Senti Claudio, incidentalmente nel tuo intervento hai parlato di sistemi per accatastare la legna. Come sai ho una casa al mare in mezzo a un bosco (dove peraltro ti puoi considerare invitato quando vuoi) e quindi questo problema è particolarmente importante per me. Come fanno le cataste di legna in Trentino. Ci sono variazioni regionali nelle cataste. O dipendono piuttosto dai diversi tipi di essenza?
Chiederesti ad un giocatore di poker i suoi trucchi?
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