da Dan Galvano, Basilea
Dopo aver sentito i commenti a caldo, io voglio andare controcorrente. E dico invece che Martone ha ragione. Laurearsi dopo 28 anni non solo e’ da sfigati, ma ti garantisce un taglio quasi immediato nei confronti di altri candidati piu’ giovani. Inoltre, a 24-25 anni potresti ancora fare scelte/sacrifici e investire sul tuo futuro (un PhD, un MBA, ecc) che dopo i 28 cominciano a diventare piu’ pesanti. Dieci anni per una laurea sono una enormita’. Un collega mi diceva che qua in Svizzera fanno cosi: hai 3 possibilita’ di passare un esame; se dopo la terza non ce la fai, vai a casa e universita’ finita. E’ un’opzione che introdurrei subito in Italia.Dopo aver sentito i commenti a caldo, io voglio andare controcorrente. E dico invece che Martone ha ragione. Laurearsi dopo 28 anni non solo e’ da sfigati, ma ti garantisce un taglio quasi immediato nei confronti di altri candidati piu’ giovani. Inoltre, a 24-25 anni potresti ancora fare scelte/sacrifici e investire sul tuo futuro (un PhD, un MBA, ecc) che dopo i 28 cominciano a diventare piu’ pesanti. Dieci anni per una laurea sono una enormita’. Un collega mi diceva che qua in Svizzera fanno cosi: hai 3 possibilita’ di passare un esame; se dopo la terza non ce la fai, vai a casa e universita’ finita. E’ un’opzione che introdurrei subito in Italia.
Con le regole vigenti in Svizzera, se applicate anche qui da noi, a Martone, probabilmente sarebbe mancata la incredibile serie di “favori” che gli hanno concesso di “vincere concorsi” per essere lanciato al successo; senza tutto quello che gli è stato possibile avere soltanto qui da noi con tanta indulgenza dicevo, forse anche lui sarebbe rimasto uno sfigato.
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