Quaranta libri scritti, otto milioni di copie vendute, quattro nipotini, quattro by-pass, settantadue anni. Enzo Biagi, continua a produrre, a lavorare, a scrivere. “Mi diverto”, dice. “E l’incredibile è che mi pagano per farlo”. Esce il suo nuovo libro, “Un anno, una vita”, diario di un anno di vita, la storia che si mischia alla cronaca, la cronaca che si mischia alla vita privata, autobiografia pubblica di dodici mesi di avvenimenti e di sentimenti. E di ricordi.
Biagi, è la prima volta che scrivi un diario?
Ci avevo già provato altre volte. Stavolta ci sono riuscito.
I diari li scrivono i giovani e i vecchi. Ti senti vecchio?
No. Tutto è avvenuto così in fretta che non mi sono accorto di invecchiare.
Che cosa è la vecchiaia?
Qualcuno ha detto che è il tempo in cui calano le speranze e crescono i ricordi.
segue
Nessun commento.
Commenti chiusi.