da Gianni Guasto
Bossi è un pagliaccio. Decenni a gridare alla mafiosità del sud, e poi, quando si tratta di arrestarne uno, regge il sacco ai compari. Vergogna, leghisti. siete il partito dei proclami, delle balle, delle sparate a uso e consumo dei vostri elettori, che prendete in giro sistematicamente: il parlamento del Nord, la Padania indipendente, i ministeri a Monza sloggiati dalle comunioni, i bergamaschi in armi, la secessione per referendum democratico (ma quando mai: la Costituzione, se Dio vuole, non lo prevede). Tutte balle pubblicitarie per una propaganda un tanto al chilo, facile facile come le preghierine alla Madonna di Lourdes e i pellegrinaggi a Medjugoire. Basta che quel rimbambito dica che nelle carte non c’è niente e voi tutti lì, a rientrare nei ranghi. Siete complici dei mafiosi, e non avete alcun rispetto nemmeno per chi vi sostiene. Fascisti. Vergognatevi.
Ormai solo Lei può credere alla favola di un fumus persecutionis schizofrenico e a corrente alternata, tanto denso al Senato sul destino giudiziario e la libertà personale di Tedesco (Pd), quanto vago su quello di Papa (Pdl). Come è ovvio, è stato invece solo il calcolo politico a garantire esiti così difformi (un sommerso di destra e un salvato di sinistra) nei due casi che, in una grottesca corsa alla par condicio politico-giudiziaria, dovevano conquistare la scena in simultanea nelle due Camere. Il leader della Lega Umberto Bossi non ha partecipato al voto sull’arresto per Cosentino. In tutto, in base ai tabulati, sono stati 18 i deputati che non hanno votato (8 Pdl, 2 Pd, 2 Lega, 1 Udc). Nel voto finale è stato determinante il voto contro l’arresto dei 6 deputati radicali.
Per Tedesco il PD ha votato per l’arresto, tra nne 8, quindi a salvarlo sono stati i voti del centrodestra. Quando mai il PdL ha votato per l’arresto di un proprio appartenente…
Si, si il PD a sua insaputa, ha salvato Tedesco dal carcere… E Lei Urbani saprebbe cosa hanno votato a scrutinio segreto i parlamentari del PD? Meglio del Mago Otelma! E quando mai il PD ha votato a favore dei lavoratori? Nessuno ricorda più le famose e celebri 67 nuove tasse inventate nel 2006 dal governo di Romano Prodi, Vincenzo Visco e Pierluigi Bersani? Quando si tratta di togliere la contingenza o mandarti in pensione a 67 anni e quisquiglie varie, il PD è sempre in prima fila…
Le motivazioni della richiesta di arresto, per concorso esterno in associazione camorristica, erano le seguenti: “Cosentino contribuiva con continuità e stabilità, sin dagli anni ’90, a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista che faceva capo alle famiglie Bidognetti e Schiavone, dal quale sodalizio riceveva puntuale sostegno elettorale […] creando e co-gestendo monopoli d’impresa in attività controllate dalle famiglie mafiose, quali l’Eco4 spa, e nella quale Cosentino esercitava il reale potere direttivo e di gestione, consentendo lo stabile reimpiego dei proventi illeciti, sfruttando dette attività di impresa per scopi elettorali.”. Ad ogni modo, bisogna dare atto ai deputati che, obiettivamente, non è facile decidere di mandare in galera un collega.
De Simone, premetto che io non ho letto le carte, ne conosco le motivazioni alla richiesta di arresto, ma rifletta un attimo. “Cosentino contribuiva con continuità e stabilità, sin dagli anni ’90…” dice che c’è scritto. Non le sembra strano che a distanza di vent’anni ADESSO c’è l’urgenza di una carcerazione preventiva? O magari se non ci fosse stato “On” davanti al nome Cosentino l’urgenza non ci sarebbe stata? E’ un mafioso? Bene. Lo dico perchè si farà un processo e se condannato, il carcere non glielo leverà nessuno. Si presenterà da uomo libero è vero, ma vuoi vedere la goduria di quei garantisti un tanto al chilo, vederlo in gabbia e magari gustarsi i primi piani del presunto colpevole già in manette? Son soddisfazioni per chi magari, sta strafogando in una vita di merda.
In un post precedente , Spadoni, Lei scrive:”Chi ha avuto la pazienza di leggersi le carte delle accuse mosse a Cosentino, ne trae due conclusioni: 1) il deputato campano del Pdl è protagonista di un sistema politico indecente che ha prodotto al Sud disastri che sono davanti agli occhi di tutti 2) il giudizio di condanna politica e i dubbi non possono mai essere sufficienti a determinare una condanna giudiziaria (quale è la carcerazione) prima di un processo.” Ora sostiene di non averle mai lette. Ci spieghi come ha fatto a interpretare cosa hanno dedotto chi le ha lette, neanche il mago Otelma che lei cita tanto speso a sproposito osa dedurre i pensieri altrui!
Urbani, mi scusi, o Lei ha un’amnesia con deterioramento cognitivo diffuso o i giornali li compera per accendere il caminetto.
Le osservazioni che lei fa, Spadoni, saranno state sicuramente fatte proprie dai difensori di Cosentino nel corso miniprocesso relativo alla sola custodia cautelare, che si è articolato in due gradi di giudizio ed è terminato con un’ordinanza di 182 pagine. Il motivo per cui è stato richiesto l’arresto dell’onorevole è quello che c’è il pericolo – fondato, a dire del Tribunale – che Cosentino, profittando della sua condizione, possa inquinare le prove. In questo modo egli sarebbe in grado di prepararsi il campo per una comoda assoluzione e il processo non servirebbe a niente. Io credo che quando si parla delle mafie, l’appartenenza partitica non debba contare, perchè tutti devono fare il proprio dovere per reprimere questo fenomeno.
Il problema esiste e si chiama carcerazione preventiva. Penso a Contrada, a Mannino a Tortora. Il 40% della popolazione carceraria sconta il carcere preventivo, e dopo mesi in cella, più della metà viene assolta. O lei pensa che un uomo seguito, intercettato e pedinato possa inquinare le prove? So che vado controcorrente, ma i parlamentari dovrebbero godere di una garanzia (non immunità) che li preservi da attacchi giudiziari con obiettivi politici, come era stato stabilito dai nostri Padri costituenti. Garanzia che esiste in tutti i Paesi civili del mondo. Sembra che molti PM conducano una battaglia che combattono con la sistematica violazione del segreto istruttorio e con la disponibilità di genuflessi giornalisti. I pm hanno il dovere di perseguire i reati, non di moralizzare il Paese
Peccato che i Padri costituenti prevedevano questa Garanzia un fine, non un mezzo per crearsi di “fatto” una immunità soprattutto per reati che nulla hanno a che fare con la politica e attuati in precedenza alla elezione Parlamentare: Cosentino, Dell’utri e soprattutto b. ne sono gli esempi più classici. Che poi prevalga la leggenda metropilitana che la giustizia proceda principalmente per fini politici, è una favoletta chegli interessati propinano, con efficacia come si vede, solo agli ingenui più sprovveduti.
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