da Giorgio Goldoni
Dopo la ineffabile Fornero, nella interessante galleria dei ministri del governo Monti consiglio la sorveglianza su Andrea Riccardi, originario della tribù dei Sindi, e alloggiato in una baraccopoli della Padania. Secondo il ministro gli italiani, particolarmente al nord, sono cattivissimi con gli zingari, non si curano dei loro valori culturali e non vedono quale arricchimento culturale ci stanno portando; inoltre impediscono loro di avere un lavoro, una casa, una auto ecc.ecc.. Gli stessi zingari che si faranno mille risate dopo aver scoperto l’ennesimo credulone benefattore da prendere per i fondelli. Consiglio al Sig.Riccardi una visita in uno qualsiasi dei paesi dell’Est Europa che già da decenni maneggiano il problema degli zingari con accortezza.
Ringrazio Goldoni per i suoi preziosi suggerimenti, ma ora siamo ancora indaffarati a tener d’occhio i vari Romano, Cosentino, Milanesi, Lavitola e compari, la cui onda lunga dei loro disastri ci sta ancora colpendo come un infinito tsumani. Ma tra gli emergenti c’è un certo Bagnasco, che si schierato con i farmacisti, appoggiando il loro corporativismo evitando che tanti usufruitori di medicinali a pagamento, soprattutto anziani, possano risparmiare qualcosa. Il motivo? Evitare che si possano comprare più liberamente le varie pillole del giorno dopo…
Sinti, Goldoni, non Sindi. E’ meglio non storpiare i nomi, altrimenti, con cognomi come il suo, è come sparare sulla Croce Rossa.
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