da Muin Masri
Non è vero che quest’esecutivo tecnico non sa comunicare. La ministra Elsa Fornero è stata commuovente, davvero. Rimane solo un dubbio, perché i politici nostrani scelgono sempre la parte più facile della tragedia chiamata “Sacrifici”? E pensare che il popolo sa piangere anche quando va a comprare il pane, figuriamoci quando fa l’estratto conto. Sviene.
I chirurghi certo sanno “tagliare”:è il loro mestiere. Devono poi anche saper cucire, ma prima tagliano. E non si devono commuovere quando tagliano, se no, avrebbero sempre gli occhiali appannati. Un ministro che piange non s’era mai visto, eppure stava annunciando tagli, e non da poco. Commozione di circostanza? Sensibilità femminile? Può darsi. Io non mi sono commosso, perchè sono il paziente, cioè tra quelli che i tagli li subirà. L’unica cosa che mi posso augurare è che l’operazione riesca bene, e non sia solo tecnicamente perfetta. Alla fine dell’operazione vorrei sopravvivere.
Scalfari ha dato con brutale perentorietà dell’imbecille a chi osa criticare Monti. Monti era costretto; il Pd era costretto; e la Fornero era contrita. Strade diverse non ce n’erano. E dunque basta con chi voleva toccare la Chiesa. Basta con chi desiderava tassare più risolutamente i capitali scudati. Che la finiscano voler la patrimoniale. Che si chetino quelli che straparlano di frequenze tivù. Che cessino i polemisti che hanno immaginato reazioni veementi (no, non alludevano al Pd) se la stessa manovra l’avesse fatta Berlusconi. E’ una manovra un po’ dolorosa, ma ci salverà. E’ originale e geniale: (aumentare la benzina mica è da tutti). Condividetela, diffondetela, celebratela. Occorre pragmatismo, compagni: per esigere l’impossibile, e cioè perdere un’altra elezione già vinta.
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