Non c’è cosa peggiore che intervistare uno dei migliori intervistatori d’Italia (dove, ob torto collo, bisognerebbe anche poi capire chi sono gli altri). Perché lui per forza, a un certo punto della conversazione, darà un voto alle tue domande, non senza mostrare un certo imbarazzato disagio. Tipo: dopo di me il diluvio. Claudio Sabelli Fioretti – giornalista, scrittore, conduttore insieme con Giorgio Lauro di Un giorno da Pecora su Radio Due – ha appena dato alle stampe “Stelle bastarde“. Segno per segno lo zodiaco che non mente (Chiarelettere, 12 euro; 170 pagine). Nel sottotitolo una domanda: “Perché gli oroscopi sono stupendi ma la vita fa schifo?”. Fondamentale interrogativo, con un preliminare quanto inquietante quesito: perché? Perché scrivere un libro tanto stellare, dove mentre cerchi di capire il carattere dell’Acquario t’imbatti senza preavviso in Clemente Mastella? Scelta multipla: bisogno di soldi, grafomania o l’età che avanza?
Scusi Sabelli Fioretti, come l’è venuto in mente di scrivere un libro di oroscopi? Ma che domanda è? Scusi Truzzi, ma come le è venuto in mente di intervistare uno che ha scritto un libro di oroscopi?
vabbe’, adesso se volete leggere il seguito dell’intyervista, curiosi come siete, dovete andare sul sito del Fatto. QUI
dove leggerete che, all’astrologia CSF crede ma anche no. Insomma una specie di ateo devoto, il Marcello Pera -ma che dico?- il Giuliano Ferrara degli oroscopi.
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