da Francesco Varotto, Padova
Clamorosa e rara intervista (Repubblica e il Fatto, non pervenuti) di Abu Mazen alla televisione israeliana: “It was our mistake, è stata colpa nostra” rifiutare la partizione Onu che nel 1947 aveva diviso la Palestina in due Stati, uno arabo e uno ebraico, e anzi dichiarare guerra, poi persa, a Israele. “È stato un errore di tutto il mondo arabo”, ha aggiunto il presidente palestinese che però si lamenta che gli israeliani da 64 anni li puniscano per quell’errore. A me pare clamorosa, questa intervista. Tutto il gran casino arabo-israeliano, dicono ora anche i vertici palestinesi, nasce dal “mistake” di 64 anni, quando gli arabi scelsero la guerra invece che la pace.
Uomo di poca fede… http://m.smh.com.au/world/it-was-our-mistake-says-palestinian-chief-20111029-1mpc9.html
Csf ti interessa la notizia che manco commenti o vuoi sapere perchè certe notizie le cerco su Repubblica o sul Fatto (non trovandole) e non sul Corrierino dei piccoli esproratori? Dillo. Perchè le notizie non saran questione di fede (fede intesa come fiducia in chi le da: ci sarebbe da discuterne perchè secondo te molti giornalisti non sarebbero appecorati al padrone bianco, rosso o nero?). Se son notizie vanno date o secondo te, questa era da penultima pagina, terza riga, comma sette, insieme alla reclame dei Pavesini, diciamo?
Varotto, se il tuo intendimento fosse quello di una denuncia che la Stampa italiana debba dare sempre le “notizie” indipendentemente dal colore politico, allora dovresti denunciare ogni giornale politico o no che la nasconde. Ma il tuo particolare intento è sempre rivolta a certi giornali che non evidenziano certi fatti. Vuoi forse nascondere che il tuo intento è solo interesse di parte e critica verso una parte politica? Questo è più che lecito, forse non condivisibile, ma non nasconderti dietro una crociata universale. Le proprie responsabilità vanno sempre prese e in modo chiare, se si crede in buona fede nelle proprie idee.
Urbani, ma la “notizia” qual’è? Quella delle parole tra parentesi o nel titolo e nelle sette/otto righe del post? O resti in compagnia a fissare il dito o a gridare: BER-LUS-CO-NIIIII? Dillo o diciamo!
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