a Gianni Guasto
Autoconvocati su Facebook, i ragazzi napoletani si organizzano per pulire strade e piazze, decisi a non ascoltare più nessuno, a non sperare in niente altro che nella loro voglia di vivere. Se le cose stanno così, in questo Paese malato c’è speranza: contro la determinazione di chi vuole riprendersi il proprio futuro persino le camorre e la malapolitica sono destinate a perdere.
Sono quelli che aspirano a essere assunti come operatori ecologici! E chi ha già un lavoro resta nella monnezza! La prima cosa da fare è responsabilizzare, e multare, commercianti e ristoratori che producono il 60% dei rifiuti in città. Mentre scrivo vedo, dalla finestra di casa mia, grandi sacconi neri gettati a terra vicino ai cassoni dell’indifferenziata, da cui trasbordano fasci di verdure e altri alimenti scaricati durante la notte dai ristoranti dei dintorni:leccornie per topi e gabbiani!
Passante riesteme a guard? Si chagne e nun l’avesse a fa Giggino cchi? fforte: do viento aggia parl? Stavota nun te l’ja scurd? Ddoje vote… Ma chi te lo fa fa. Nel paese della pizza e mandolino, han inventato pure il Volontariato retribuito…
Dottor Guasto, ma una volta raccolta la munnezza, dopo la lodevole iniziativa dei ragazzi napoletani per pulire strade e piazze, dove la portano? Sotto casa del sindaco De Magistris? Inventono cheeseburger da servire alle sagre paesane? Fanno i falò dopo aver riempito il San Paolo? Il problema dottore, se non l’ha ancora capito, è DOVE metterla. Ormai “l’emergenza” non la beve più nessuno. E’ un fatto endemico. (dal greco: [endemios] natìo, indigeno, composto da [en] dentro [demos] regione, città, popolo). Le discariche sono piene e se non si decidono in fretta, come tutti, a seguire la strada degli inceneritori cari al Grondona, ma che non recuperano energia come i termovalorizzatori (vedi Brescia) dopo aver differenziato, non se ne esce. La campagna elettorare è finita da un po’!
L’immondizia riversata sulle strade della magnifica Napoli non sono una malattia del territorio. Sono la conseguenza illogica degli interessi dei criminali e dei politici che con i criminali sono finora andati a braccetto. Gli inceneritori non sono la mia passione e neppure i termovalorizzatori. Pure questi dannosi in pratica in quanto producono ugualmente scorie pericolose da smaltire. Il rifiuto va in sostanza riciclato in maggior parte e per questo è necessaria la raccolta differenziata. Un plauso ai giovani volontari che stanno dando uno schiaffo al sistema perverso politica/malavita. Infine, se le discariche campane sono ormai esaurite con rifiuti tossici abusivi del nord, è giusto che tutta l’Italia dia subito una mano per ripristinare la normalità. Emergenza è solo una parola.
Grondona non ha ancora capito che la favoletta della munnezza proveniente dal Nord ormai la sciroppa solo lui. Vallo a spiegare ad un cieco che quella per le strade di Napoli è solo napoletana. Munnezza napoletana verace! E che le discariche o son piene o gli abitanti di quei luoghi i rifiuti non gli vogliono. Adesso, strofinando la lampada, il genio sembra abbia trovato la soluzione: i rifiuti li portiamo all’estero. Tanto paga Pantalone. Idea geniale davvero: prima viaggiavano in treno, adesso con la nave. Vuoi mettere quanto più rilassante farli fare una crociera.
Il signor Marco Spadoni è troppo acuto per me. Risolvere i problemi complicati è molto difficile per chiunque, ma poi salta fuori un cervello fino che con una battuta disinformata crede perfino di essere spiritoso. Signor Spadoni, piuttosto che capire il meccanismo attuato per lo smaltimento dei rifiuti campani come l’ha capito lei, preferisco rimanere nella mia ignoranza. Cordialità.
Caro Grondona, se non ha capito la battuta disinformata, gliela spiego. Per liberarsi dall'”emergenza”, già ai tempi della Jervolino/Bassolino la munnezza napoletana, con le famose ecoballe, veniva inviata in treno in Germania. Ora, dopo che in un faccia a faccia De Magistris aveva apostrofato come “incompetente” il candidato Lettieri, che proponeva proprio l’invio all’estero dei rifiuti per mezzo delle navi, adesso dico, il progetto se lo fa suo. Spedire i rifiuti per nave. Ma non ditelo al Lettieri, lui, Giggino li manda in crociera… Capito? Devono imparare a DIFFERENZIARE I RIFIUTI, il resto vien da se.
Dopo riempito le discariche campane di rifiuti tossici, ora il nord Italia manda i rifiuti in Calabria. http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/vibo_agrumi_rifiuti_interravano_rifiuti_tossici_diciotto_indagati_coltivazione_danno_ambien.html Accadrà che anche in Calabria, non ci sarà più posto per i rifiuti locali. Perché “l’indifferenziato” o lo mandi in termovalorizzatore oppure in discarica, e se la discarica è piena ti ritrovi nella situazione napoletana. Il termovalorizzatore in Campania? Sì, ce ne era uno in costruzione, ma da migliorare eliminare le imperfezioni; poi arrivò un signore da MI con una schiera di nullafacenti prezzolati e disse che era tutto a posto. Non era vero niente e anche di questo paghiamo le conseguenze. Dico “paghiamo” noi campani, non il resto…
Dico “paghiamo” noi campani, non il resto d’Italia, perché stiamo pagando da soli. E basta a raccontare balle; ormai siamo rotti degli insulsi che alcuni sparano “ad capocchiam”.
La cosiddetta “…la favoletta della munnezza proveniente dal Nord” si smentisce, come fu fatto notare, usando Google: http://www.google.it/search?q=rifiuti+tossici+dal+nord+al+sud&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a
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