da Massimo Mai
La regione Lombardia, per bocca di diversi suoi dirigenti ha all’epoca del governo Prodi rifiutato di accogliere i rifiuti provenienti da Napoli perchè inadatti ad essere smaltiti negli inceneritori di qui. Magicamente quando la richiesta venne fatta dal Governo Berlusconi i rifiuti si trasformarono in smaltibili e quindi si potevano accogliere. Curiosamente ora i rifiuti si sono di nuovo trasformati e non li possiamo ricevere.
Però non si può negare che quei razzisti, sua definizione, hanno per anni anzi decenni mandato la munnezza a casa degli altri…
Prendiamo per esempio la situazione dell’Emilia Romagna. In Emilia-Romagna sono attivi otto inceneritori di rifiuti urbani, che smaltiscono in un anno poco meno del 4% dei rifiuti complessivamente prodotti in regione, e il 18% di quelli classificati come “rifiuti urbani” (il 33% dei rifiuti urbani indifferenziati), vale a dire circa 540.000 tonnellate su 3.014.000 (dati Arpa 2009). Come si nota è la gestione dei rifiuti che non sono bruciati o trasformati in energia che fa la differenza. Qui entra in ballo la professionalità delle Aziende incaricate e la serietà della politica che deve sceglierle. Quando i progetti sono buoni, meritano il finanziamento sociale. Affaristi senza scrupoli e pidu_tre_quattroisti rimangano per favore fuori dalla questione. Ah… Grazie per lo spiritoso consiglio…
Non esiste una normativa europea che obblighi all’uso dei termovalorizzatori, anzi la legislazione in vigore attualmente tende a disincentivarli. Il blocco dei finanziamenti è dovuto ad un piano insoddisfacente di gestione dell’emergenza rifiuti a Napoli. In presenza di un piano valido ed attuabile, i 145 milioni verranno sbloccati. Vedremo se quello di De Magistris ha queste caratteristiche. Vendola non ha mai detto no ai rifiuti campani: ha solo richiesto maggiori controlli. E bastano cinque minuti di Google per trovare tutto.
Le direttive europee obbligano l’Italia ad abbandonare la cronica situazione emergenziale (discariche) che caratterizza ancora molte regioni, soprattutto quelle del Sud. Obbligando, dico obbligandoci a far la raccolta differenziata. La termovalorizzazione susseguente, unitamente al recupero industriale di alcune frazioni contenute nei rifiuti, rappresentano la soluzione più logica, duratura e al passo con il consolidarsi della coscienza per i temi ambientali. Vendola, col ricorso vinto al Tar, ha di fatto vietato l’ingresso ad ogni rifiuto campano. Ora, con una legge apposita potrebbe, ma sembra che non li voglia ancora.
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