da Silvia Palombi
Giose, il mitico cuocoche in Largo La Foppa, che Allah l’abbia in gloria, ci accoglieva, noidella gloriosa sezione Togliatti di via Palermo, con gulasch epalachinski (li scrivo così perché così li ricordo e chissenefrega deldizionario magiaro, comunque io ho un Langenscheidt) alla fine diriunioni interminabili, direttivi animati e dopo gli attivi dipartito, con piatti caldi e quelle che noi chiamavamo palle di grasso emangiavamo col gusto della sfinitezza e del freddo delle serateghiacciate. Correva l’anno mesozoico, esisteva il partito comunista, lanebbia, i probi viri, l’Obraz e corso Como era una strada popolare. Nonc’era il Radetzki o come diavolo si scrive e da quelle parti sicamminava normalmente.
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