da Muin Masri
Osama era davvero un uomo triste. Viveva da anni isolato dal resto del mondo, praticamente chiuso con tre mogli e un esercito di capre, galline e bambini vivaci, tra litigi, invidie e discussioni. Vi immaginate lo stress quotidiano cui era sottoposto il temibile barbuto? Jack Nicholson diventò Shining per molto meno. Il califfo del terrore non sapeva andare a cavallo e non aveva nemmeno la tv al plasma per vedere la finale di Coppa del Mondo, più sfigato di così! “Spara, cazzo, prima che faccia una nuova strage!”, sicuramente queste furono le sue ultime parole rivolte al soldato pluridecorato dei Navy Seals e trasmesse in tempo reale alla Situation Room. “Oh my God!”, Hillary cercava emozioni forti e invece si è trovata un cadavere tra le mani. Anni di duro addestramento e di self control per uccidere un marito depresso e disarmato. Che dire? Il modo migliore per rendere martire agli occhi dei suoi figli un pazzo. Le foto del cadavere non servono a niente, ma Obama, intelligente e sincero come è, potrebbe almeno mostrare il famigerato orologio di Osama, così, tanto per fermare questa assurda guerra tra complottisti e giustizialisti.
Masri, per favore, non ci dimentichiamo che questo “povero vecchio” era un fanatico assassino. Accantoniamo la letteratura in certe situazioni.
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