da Vittorio Grondona – Bologna
Dopo la gaffe di Letizia Moratti nei confronti di Giuliano Pisapia, il giornalismo un tanto al chilo ci ha subissato di idiozie tremende sulla triste vicenda. Gli editoriali di Alessandro Sallusti, di Vittorio Feltri, di Mario Giordano, le prediche puerili di Giuliano Ferrara dalla TV pubblica, lo strano comportamento del direttore di Sky Emilio Carelli, le contestazioni al direttore del TG1 Augusto Minzolini , sono l’esempio concreto che il giornalismo italiano ospita elementi che possono starsene tranquillamente fuori dall’Ordine, costituito, guarda caso, proprio a salvaguardia della deontologia professionale del vero giornalismo di qualità, dal quale questi personaggi si trovano distanti anni luce. Dall’Ordine, però non si muove foglia… Tutti d’accordo, allora?
Grondona è come quei cavalli che usano solo l’occhio destro. E dove lo mettiamo l’occhio sinistro? La faziosità irrespirabile di Santoro e del suo bandwagon.
Goldoni, se la faziosità è qualcosa di negativo, io la considero tale, non capisco perché ti lamenti solo di Santoro e non dei Vespa, Minzolini, Feltri, Sallusti, Ferrara, Floris ecc.
Caro Goldoni, io contesto il giornalismo che, secondo me, è di cattivo gusto come quello dei giornalisti che ho citato. Non costruiscono nulla. Distruggono solo. Santoro sarà anche fazioso, o di parte se preferisce, ma fa comunicazione sulla quale chiunque è messo in grado di meditare. Ci sono poi sempre i vari Belpietro, Santanchè che pensano a rivoltare in malo modo qualsiasi frittata.
… poi ci sono i fatti, ma questi non interessano.
Commenti chiusi.