Tappa successiva con arrivo a Saturnia. L’albergo è proprio davanti alle terme, quelle con l’albergo, le piscine, le saune, i massaggi, roba per ricchi. Ma noi andiamo alle cascatelle, le terme dei poveri, uno dei fenomeni naturali più belli d’Italia. Vicino ad un vecchio mulino, il fiumiciattolo formato dalle acque calde e sulfuree che fuoriescono dalla terra, dopo avere riempito le piscine delle terme, fa un paio di centinaia di metri e forma delle cascatelle che ricordano tanto, in formato mignon, le vasche naturali di Pamukkale, in Turchia, dove si bagnò Alessandro Magno. Noi andiamo là. Due ore a far massaggiare quello che resta di noi dall’acqua calda e puzzolente di Saturnia. Un paradiso.
Beh, non ho molte parole se non sinceri complimenti per come ci ha illustrato con senno del poi il mondo delle Zecche meglio di come avrebbe fatto i due Angela sommati. A tratti ho pensato a Benni…
Godetevi le cascatelle, finchè non sono privatizzate pure loro. Non è di moda lasciare pubbliche le risorse naturali.
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