da Gianni Guasto
Io non so se B. sarà mai presidente della Repubblica. Così dice Fini, e non vorrei che nel gioco da Cappellaio Matto degli effetti annuncio, questo favorisse il candidato. Nè sembra volerlo (ma qui la prudenza diventa equilibrismo), Vittorio Feltri, che ha dichiarato che in tal caso, il Quirinale diventerebbe un posto “un po’ troppo divertente”. A noi poveri ciittadini, ancorché atei, non resta che raccomandarci alla Provvidenza, nella speranza di ottenere un po’ di compassione. Una cosa però i supporters di B. non potranno negarla (o magari sì, visti gli stomaci d’acciaio): se il Presidente della Repubblica è il garante dell’unità nazionale, allora per B. non c’è partita. Nessuno, nemmeno Mussolini, ha mai diviso gli italiani tanto quanto ci ha divisi lui. La sua discesa in campo ci ha profondamente trasformato. Prima ci criticavamo gli uni con gli altri, ora ci detestiamo.
Stucchi, ogni volta che intervieni, mi sembra di sentirti urlare. Come mai?
Urbani, si è forse perso la rassegna stampa estera dell’epoca?
“L’operato di Prodi a Bruxelles, benché deriso in quasi tutta Europa, è motivo di orgoglio per molti italiani. ” (Times 17 Maggio 2004).
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