da Giorgio Goldoni
Gli italiani, governanti inclusi, non brillano per un grande interesse e conoscenza degli affari internazionali, poichè la politica domestica assorbe tutte le energie disponibili. L'”affaire” Tunisia e Libia ne è una dimostrazione: Berlusconi e l’olimpico Frattini hanno sbagliato la prima mossa ed ora per un malefico effetto domino si trovano in una via senz’uscita. Giocati dai loro stessi “alleati” internazionali dovranno pagare un prezzo alto (vedremo quanto alle prossime elezioni amministrative). Poichè si tratta di una situazione bipartisan Bersani deve ringraziare di essere all’opposizione: sono convinto che, al governo, avrebbe commesso gli stessi errori.
Poi si accusano noi “sinistri” di averci sempre da tirare a mezzo il Berlusca (e un po’ è pure vero)! Ma questa inopinata chiamata in correità di Bersani che significa? Che la sua (e nostra) importanza sta salendo, a destra? Che si comincia ad aver paura di perderle, le elezioni, stavolta? Mi spiace non poterne attribuire i meriti alla sinistra, purtroppo, che Berlusconi e il suo governo hanno più l’aria di quelli che si abbattono da soli. Ma a caval donato non si guarda in bocca 🙂
Una differenza, però, la si può stabilire. Poiché le azioni politiche non si possono sempre giudicare in sé, ma il più delle volte sono il risultato di una serie di altre (buone o cattive) azioni, quando si parla di Bersani si può almeno dire questo: lui non avrebbe dovuto rimediare a un baciamano di troppo. Nè a tante altre -piccole naturalmente- “inezie”.
Per forza Guasto, per forza! Bersani è escluso dal potere da 3 anni circa. Chi non fa non sbaglia mai eh! COme si dice? Far di necessità virtù? Pochino, mi sembra.
Un ragionamento ineccepibile.
Ma almeno Bersani mai avrebbe baciato la mano del raiss.
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