da Vincenzo Rocchino, Genova
… a imprenditori balneari che pagano allo Stato poche centinaia di euro l’anno, guadagnando anche mille volte tanto. La UE, sin dal 29 gennaio 2009, ha messo in mora l’Italia – aprendo una procedura d’infrazione – per le concessioni marittime con rinnovo automatico di sei anni, che diverrebbero secolari, con le nuove norme. Link
Possibile che in Italia l’opposizione la debba fare la UE?
Il problema che qui si pone è duplice: uno riguarda la durata della concessione, l’altro il rinnovo automatico. Mi risulta che l’UE-che non fa beneficenza pubblica ma difende gli interessi privati degli imprenditori- abbia posto la questione del rinnovo automatico, contrario al libero mercato. Ciò è vero, ma l’Italia si apppresta con la durata di 90 anni e il rinnovo automatico a impedire l’invasione degli imprenditori europei, che aspettano di essere i beneficiari delle nostre spiagge date in concessione dallo Stato Italiano. Ecco, l’UE è Europa quando si tratta d’affari e non lo è quando si tratta d’immigrati! Non nascondiamoci dietro il dito indice. Dobbiamo convincerci che le nostre bellezze naturali e artistiche fanno gola a molti imprenditori nord-europei!
Allora non è più semplice, per l’Italia e contro l’invasione straniera applicare la legge Ronchi: sul suolo demaniale non si costruisce niente, non è ammessa nessuna limitazione di accesso libero a chiunque. Punto e basta.
Sono d’accordo con la protezione integrale delle spiagge e la libertà di accedervi Però gli Italiani amano le comodità, per cui la spiaggia libera senza chioschi, sedie, ombrelloni e via discorrendo non piace, nemmeno ai turisti. Vedasi Rimini!
A Rimini ci sono spiagge attrezzate, cioè con ombrelloni, sdraio ecc. Tutte strutture che non impediscono l’accesso e sono lì unicamente per il periodo estivo. Poi ci sono realtà come Ostia, vicino Roma. Spiagge con costruzioni anche in cemento, strutture recintate e costruzioni che rimangono in loco tutto l’anno. Impediscono anche la visuale del mare, sono attive tre – quattro mesi l’anno e poi chiuse e la gente vive un lungomare di cemento con visione del mare tra una fessura e l’altra. Rimini ha un senso, Ostia no. Ma né l’una né l’altra debbono godere da parte di chi le ha in concessione un affido di 90 anni…assurdo!
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