da Massimo Mai
Si approssimano i test Invalsi, somministrati nelle elementari in seconda e in quinta, e in una classe delle medie. Lo scopo è misurare le capacità di tutti gli studenti italiani con il medesimo strumento. Si tratta di una verifica di matematica e una di italiano. Oggi, alla radio, ho sentito una rappresentante delle organizzazioni sindacali dei docenti sostenere che molti insegnanti, a ragione, si sottraggono al compito perchè non è previsto nel loro contatto nazionale. Brunetta è un arrogante che sbagliando crede che gli impiegati pubblici siano dei nullafacenti, ma certi si impegnano per dargli ragione.
Da noi nessun problema; ci apprestiamo a fare i test tranquillamente senza pretese. Poi, figuratevi, per quanto mi riguarda faccio tantissime visite di istruzione sul territorio, a volte tornando a sera tardi, senza avere un cent in più. Invece la soddisfazione che ricevo dalla partecipazione attiva dei ragazzi, quella sì, è tutta mia.
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