La sporca pattuglia dei ciccioni e dei diabetici (appartengo fortunatamente ad entrambe le categorie) parte sotto pioggia scrosciante dal “Tetto delle marche”, sopra Cingoli, diretta a Matelica, la città di Enrico Mattei. Si prevede una giornata difficile. Io farò quattro ore di cammino meno del resto del gruppo per preparare e condurre “Un giorno da pecora”. Saranno le quattro ore più belle ma anche le più faticose. Non so se essere più contento o più dispiaciuto. Arriviamo a Castel San Pietro e ci fermiamo per mangiare. Sono curioso di sapere che glicemie sta registrando il sensore piantato nella mia pancia dal dottore Italo. E sono curioso anche di sapere quali consumi di energia sta trasmettendo il marchingegno che mi hanno sistemato sul bicipite. Ma lo saprò alla fine della settimana quando scaricheranno i dati. Vi saprò dire. So che siete molto interessati a conoscere la mia situazione diabetica. Paolo cammina male, causa un ginocchio dolorante. Livia cade in discesa, causa fondo sassoso. Rolando arrivato in albergo sviene e viene portato in ospedale. Per il resto tutto bene. La mia tallonite procede speditamente. I bagni gelati ai quali costringo il mio piede sinistro subito dopo l’arrivo fanno effetto. Ci avviciniamo a Perugia. Domani Matelica-Nocera Umbra. Oggi abbiamo fatto 31,5 km, siamo andati a 4,2 km all’ora. La media generale è di 3.2 km al’ora. Domani è peggio. Aumenta la lunghezza, aumenta il dislivello, aumenterà sicuramente la fatica. Domani supereremo i primi cento km. Sono soddisfazioni. Anche perché pioverà.