da Michele Lo Chirco, Cinisi
Ci vuole parecchio pelo sullo stomaco per definire vile l’assalto a un’ambasciata vuota, accusando il nemico (un tempo amico intimo del proprio capo) del mancato rispetto di obblighi internazionali, mentre seduti in poltrona si assiste distrattamente alle incursioni dei propri cacciabombardieri su un suolo straniero (violando un trattato di amicizia firmato e controfirmato in pompa magna).
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