da Gianni Guasto
25 Aprile 2011: è venuto il momento di cancellare ogni memoria, di abolire la democrazia, di azzerare la Costituzione (cattocomunista), di cancellare il Diritto e i Diritti, di instaurare la Satrapia. Tutto ciò per salvare Berlusconi dalla galera. Vi pare poco?
O salvare la “Galera” da B.? In fondo, questa è frequentata da onesti disonesti che han commesso il loro sbaglio, magari due, ma hanno affrontato, non voglio dire volontariamente, ma senza possibilità alcuna, di manipolare leggi a loro favore e piacimento, la dura lex. Vedendosi magari arrivare un B. che per un attimo di disattenzione, gli è sfuggita una piccola norma che lo ha costretto a pagar anche lui il giusto e sacrosanto fio, potrebbe irritare cotanti onesti disonesti…
I carcerati possono stare tranquilli; mai e poi mai avranno la sventura di avere come compagno di cella B.; il governo, i parlamentari da lui nominati, quelli acquistati dagli altri gruppi, i voltagabbana e i seguaci di Scilipoti, sono tutti impegnati a tempo pieno, nella minuziosa e meticolosa ricerca di ogni possibile cavillo utile per imbastire un decreto, una leggina o emendamento, per salvare dalla galera il culo del capo.
Ma non bastava una legge che esonerasse gli ultrasettantenni dal carcere? Oppure che potessero scegliere tra la galera e l’esilio… oh, mannaggia, quando ci libereremo di questo individuo inquietante e irritante? E senza fare danni irreparabili?
Troppo poco, finchè i nostri democrats all’amatriciana gli regalano sempre le sue giuste soddisfazioni. Ma poi, direte voi, meno male che sulla sedicente politica economica del governo ci sono cagnacci da guardia come Bersani e Tonino Di Pietro. Ecco, sì. Da Repubblica: “Sì della Camera al Documento cardine dell’azione di Tremonti. Ma quaranta assenti dell’opposizione graziano il governo sull’economia. Un ko avrebbe avvicinato la crisi. Tra gli assenti Di Pietro, Bocchino e D’Alema” (p. 10). Ecco, cari aficionados, visto?
Torrini, così non ci siamo. Quando ti sei iscritto per commentare in questo blog hai letto le regole che lo reggono (e se non lo hai fatto, è anche peggio). Fra di esse quella di non usare nomignoli o storpiature di nomi per dileggio. Stavolta ho corretto io, la prossima cestino, quella dopo ancora…
Toh! Il signor Torrini legge La Repubblica… Davvero una notizia positiva!… Nella sostanza però è davvero incomprensibile come l’opposizione non voglia quasi mai cogliere le occasioni favorevoli per sconfiggere una maggioranza sgretolata ormai su tutto, politica estera compresa. Il ducetto Berlusconi ordina per iscritto ai suoi nominati parlamentari di presenziare compatti le camere quando ha bisogno di vittoria certa per i suoi personali interessi. L’opposizione, invece, democratica di nome e di fatto, a volte dà l’impressione che si accontenti del tirare a campare in un sistema politico in cui lo stipendio milionario (in vecchie lire) è comunque sfacciatamente assicurato qualunque sia il relativo apporto istituzionale. E’ difficile vincere senza oculate strategie di azione.
Capita di dimenticare al sig. -attualmente- Torrini, come a tutti del resto, particolari sulle notizie. Nei quaranta assenti dell’opposizione è giusto specificare che sono compresi anche deputati UDC, e quindi tra i cagnacci mettiamo anche Casini, e deputati di FLI cioè Fini. Quest’ultimi, come negarlo sono ancora da conteggiare nella maggioranza, visto come votano e mai ne sono formalmente usciti. Uno strabismo eccessivamente a sinistra porta a queste veniali disattenzioni…
Dirò di più. Era già successo per lo scudo fiscale. Più succede e più si dipanano i dubbi diventando certezze. Una opposizione che fa la guardia al pagliaio, tirando a campà e attenta a non far cadere il Governo, facendo passare leggi che le fan pure comodo. In attesa di mettere in saccoccia i frutti di pensione a fine legislatura. Senza idee, programmi e sopratutto leader, andranno incontro all’ennesima batosta elettorale.
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