da Giorgio Goldoni
Liberiamoci dei clandestini, ma liberiamoci anche dai falsi amici, francesi , inglesi e americani, che hanno programmato una spedizione veterocoloniale in Libia, rivestendola di una opinabile lotta per la libertà e la democrazia, che puzza di petrolio. Se proprio volevano cominciare a liberarsi di stati canaglia perchè non iniziare dall’Iran? I nostri interessi economici saranno pesantemente danneggiati, aggravando così la nostra già indebolita economia, e i due milioni e mezzo di lavoratori stranieri che sono fuggiti dalla Libia dovranno ringraziare gli apostoli sopracitati per aver perso il posto di lavoro.
A parte l’oscuro termine “veterocoloniale”di cui mi sfugge, per mia ignoranza, il significato, ma in cosa consiste la versione “emiliana” dal lumbard “fora dal bali” che tanto lumbard non sembra?
e perché non iniziare dall’Arabia Saudita?
E’ certamente vero che nei necessari aiuti umanitari alle masse di extracomunitari in fuga dai loro paesi, gli stati europei mostrano cinismo e superficialità nel non voler affrontare un fenomeno drammatico ed epocale. Tuttavia, se la filosofia europeista non funziona, la responsabilità è di tutti quanti non credono in essa, e sono disposti a mettersela sotto i piedi alla prima occasione. Da questo punto di vista, credo che Berlusconi e Bossi non siano secondi a nessuno. Perché non si può diventare europeisti a giorni alterni e soltanto quando fa comodo, e poi, quando c’è da trattare un tema come quello delle quote-latte (è solo un esempio), diventare più “levantini” degli uomini che si fa mostra di disprezzare.
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