da Walter Vanini, Carona (Bergamo)
Nicole Minetti è una che ha le idee chiare. Dopo l’ultima seduta del Consiglio Regionale della Lombardia, dove è stata fotografata mentre seguiva i lavori con aria annoiata, stirandosi, sbadigliando e inviando sms, ha rilasciato ai media una sosprendente intervista. Non ci penso neanche alle dimissioni dalla Regione, ha dichiarato la procacciatrice di ragazze per il Sultano, anzi il mio obbiettivo è la Farnesina, voglio diventare Ministro degli Esteri. D’altronde l’esperienza internazionale non le manca: ha già gestito brillantemente l’affare Ruby nipote del presidente Mubarak e poi, come dice il premier, è di madrelingua inglese. Forse il ministero è il prezzo che Berlusconi dovrà pagare per il silenzio della bella Nicole. Con buona pace dei poveri italiani, che potranno consolarsi pensando che comunque peggio di Frattini non potrà fare.
La Minetti è in grado di vedere dal di dentro i sottili meccanismi che governano certe scelte berlusconiane. Per cui se dice cosi’, non credo siano desideri campati per aria.
Ma vi rendete conto della gravità della cosa? Una zoccoletta che tiene in mano il primo ministro! Roba da fantapolitica! Da film porno, non so…
Solidarietà femminile? La peggiore.
….comunque peggio di Frattini non potrà fare.
Invece a me pare che le scelte fatte dal tanto vituperato Frattini, dopo i roboanti proclami ed accuse mossegli nei primi giorni della crisi libica si stiano dimostrando le più sensate. Forse le meno strombazzate, ma la politica, soprattutto quella estera, non è fatta di piazzate.
Allez allez?!
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