da Giorgio Goldoni
Tutti sono giustamente indignati per come gli esportatori di diritti umani e di libertà francesi si stanno comportando alla frontiera con l’Italia, nei pressi di Ventimiglia. Non fanno passare nessun clandestino, chiudono la dogana e rimandano indietro tutti, indistintamente. Che ci piaccia o no, la Francia ha tutto il diritto di rispedire in Italia gli immigrati clandestini che tentano di passare il confine. E sapete grazie a chi Parigi può lavarsene le mani? Grazie a Romano Prodi. Eh già, sempre lui. Nel 1997, infatti, firmò a Chambery un accordo bilaterale con cui si istituivano sulla linea di confine due Centri di Cooperazione di Polizia di Dogana, uno a Ventimiglia, l’altro a Modane. E sapete qual è uno dei principali compiti assegnati a questi centri? La riammissione di stranieri irregolari. Sostanzialmente, l’Accordo consente di “ricondurre nel territorio dell’altro Paese persone rintracciate sul proprio territorio in posizione irregolare di cui si possa provare, attraverso una serie di elementi oggettivi, la provenienza dall’altro Stato”. E’ grazie ciò se oggi il vecchio confine di Ventimiglia è diventato una barriera insuperabile per le migliaia di clandestini che dall’Italia vogliono trasferirsi in Francia.
Gli accordi bilaterali si possono ridiscutere, se si ritengono sbagliati o inadeguati. Sembra che i governi successivi hanno trovato questo accordo equo, trovandolo soddisfacente, se non hanno ritenuto opportuno rimetterci mano. Personalmente lo considero vergognoso.
Per fortuna che Libero si è accorto, dopo 14 anni, del pessimo accordo fatto con la Francia. E’ sempre colpa dei comunisti.
Occorre ricordare che da noi arrivano via mare, la cosa e’ un po’ diversa. Ha ragione Urbani, l’accordo andrebbe ridiscusso. Detto questo, tirarla fuori adesso e’ demagogico e strumentale.
Caro Goldoni, lei è davvero fantastico! Cosa prevedono in fatto di contrasto all’immigrazione clandestina l’Accordo di Schengen e la relaviva Convenzione di Applicazione? Ecco un breve cenno che calza a pennello.(…) possono essere autorizzate ad entrare nel territorio per un breve soggiorno le persone che non beneficiano del diritto comunitario (ovvero soggetti provenienti da Paesi che non aderiscono all’Accordo di Schengen) le quali:(…) siano in grado di esibire documenti che giustifichino lo scopo e le condizioni del soggiorno o del transito previsto;(…) Ove non sussistano le predette condizioni, l’ingresso nel territorio dello Stato deve essere rifiutato. Cosa c’entra Prodi? lo sa solo “Libero”! Gli accordi per rispettare il divieto sono sbagliati? li cambi chi ora può farlo.
Se è un accordo bilaterale, e fino adesso nessuno se ne è lamentato, significa che noi possiamo rimandare in Francia immigrati clandestini che dalla Francia tentino di entrare in Italia. O no? In questi quattordici anni, quante volte è stato utilizzato da entrambe le parti, e quanti clandestini ha interessato?
Goldoni, qual è la sua fonte? Il testo della convenzione è il seguente:
http://www.camera.it/_bicamerali/schengen/docinte/ACCITFR.htm
leggendolo, non ho trovato il periodo che lei ha riferito (ovvero “ricondurre nel territorio dell’altro Paese persone rintracciate sul proprio territorio in posizione irregolare di cui si possa provare, attraverso una serie di elementi oggettivi, la provenienza dall’altro Stato”). C’è solo un sintetico richiamo, nell’articolo 6, alla cooperazione in materia di lotta alla criminalità “in materia di immigrazione clandestina”. Un pò poco, no?
Perchè tirano in ballo sempre Prodi? Temono il professore bonaccione bolognese perchè ha sconfitto per ben due volte il prepotente Berlusconi stendendolo al tappeto. E non c’è due senza tre e ci siamo quasi.
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