da Muin Masri
Guerra o pace? Chi ama la guerra? Pochi. Chi odia la pace? Pochi. Si può avere la coscienza pulita e le mani sporche? Essere spietati in buona fede? La guerra è, come la verità, sacrosanta. Ha quattro facce: quella di chi ha abilmente ragione, quella di chi ha torto senza volerlo, quella dei testimoni e quella di chi vive per sentito dire. Normalmente, chi ha ragione è il più forte e ben organizzato. Chi ha torto, generalmente, sono i più numerosi: non hanno saputo fare di meglio che affidarsi al diritto naturale e alla storia della religione. I testimoni sono confusi, troppo condizionati dai mezzi d’informazione e del grado di parentela con i protagonisti. Gli ultimi vivono le emozioni alla giornata per sentito dire. I primi sono obbligati a vincere e subito, altrimenti si macchiano di sensi di colpa. I secondi sono condannati a resistere in nome dei principi. I terzi hanno la memoria corta e cambiano versione fino a “non mi ricordo”. Gli ultimi sognano un mondo migliore, senza paura ma per sentito dire. La guerra è come la verità: sacrosanta. Dio c’è ma non si vede, difficile da dimostrare, difficile da nascondere, difficile da ricordare e impossibile da non cercare. Non importa essere nel giusto, nel storto, testimone o sognatore per combattere in nome della pace. L’importante è trovare un nobile inganno per sopravvivere alla pace.erlo, quella dei testimoni e quella di chi vive per sentito dire. Normalmente, chi ha ragione è il più forte e ben organizzato. Chi ha torto, generalmente, sono i più numerosi: non hanno saputo fare di meglio che affidarsi al diritto naturale e alla storia della religione. I testimoni sono confusi, troppo condizionati dai mezzi d’informazione e del grado di parentela con i protagonisti. Gli ultimi vivono le emozioni alla giornata per sentito dire. I primi sono obbligati a vincere e subito, altrimenti si macchiano di sensi di colpa. I secondi sono condannati a resistere in nome dei principi. I terzi hanno la memoria corta e cambiano versione fino a “non mi ricordo”. Gli ultimi sognano un mondo migliore, senza paura ma per sentito dire. La guerra è come la verità: sacrosanta. Dio c’è ma non si vede, difficile da dimostrare, difficile da nascondere, difficile da ricordare e impossibile da non cercare. Non importa essere nel giusto, nel storto, testimone o sognatore per combattere in nome della pace. L’importante è trovare un nobile inganno per sopravvivere alla pace.
Le quattro facce della guerra appartengono ai “quattro gatti” che si sono accaparrati la potenza del comando assoluto con i soldi e la violenza, sfruttando meschinamente l’ingenuità e la debolezza economica delle masse. La guerra ha una sola faccia: la morte. Fintanto che anche l’ultimo degli uomini non si convinca di questa verità (sacrosanta) gli interessi dei potenti riusciranno a pilotare il popolo bue perfino ad invocare la guerra. La rivolta dei popoli contro i tiranni che li opprimono è l’istinto naturale contro la privazione della libertà. Le Nazioni che con la mera scusa di portare la pace si propongono come superumani risolutori nelle lotte interne di un paese terzo, in realtà si muovono unicamente per gli interessi dei succitati potenti “quattro gatti”.
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