L’IMBARAZZO DI SILVIO da Dan Galvano, Basilea
Trovo l’imbarazzo di Berlusconi in questa crisi – costretto ad attaccare il suo compare – libico tanto palese quanto estremo. Il senso di sputtanamento è forte tanto qui quanto tra le mura dei palazzi di Tripoli. E il suo silenzio è inversamente proporzionale alle ricorrenti dichiarazioni di La Russa e Frattini (che mai aveva parlato tanto come ora). A supporto delle mie impressioni, poi, trovo l’editoriale di Veneziani di oggi.
Penso che di questi tempi Gheddafi non abbia molto tempo per pensare al Cav. o leggere gli editoriali di Veneziani…
Beh, caro Stucchi, io non direi che Gheddafi “non abbia molto tempo per pensare al Cav.”, dato che dice di sentirsi “tradito da Berlusconi e dall’Italia”. Veneziani invece viene preso sul serio da pochi già in Italia, figuriamoci in Libia. Ma io lo leggo con sadico divertimento, come la maggior parte degli articoli di Libero e Il Giornale.
Caro Galvano, l’unica cosa certa è la inarrivabile confusione generale che regna. Malgrado telefonini, Internet ecc. ecc. oggi non si sa ancora chi tiene cosa, e per quanto tempo. Di certo i bombardamenti “chirugici” (già sentita questa eh!) non hanno prodotto nulla di decisivo, tanto è vero che continuano, forse meno chirurgicammente. Prima o poi, quasi per caso, uno degli aeroplanini della “coalizione” verrà giù come un piombino e qualcuno si arrabbierà. Basta aspettare.
P.S. Siamo sicuri che Gheddafi sia ancora vivo?
Vero, c’è una discreta confusione ed una mancanza organizzativa evidente. L’intervento era necessario? Devo dire che a mente fredda sono dibattuto. Quello che volevo far notare è il basso profilo tenuto – stranamente (?) – da Berlusconi, quando in altre occasioni è stato rapidissimo a mettersi in prima fila. Berlusconi oggi è in forte imbarazzo, questo è innegabile.
Va bene essere monocoli, ma mi sembra che l’ “imbarazzo” di Merkel, Obama, e compagnia di giro del coro delle vergini sia peggio. Non male, per esempio, un Nobel per la Paccce che spedisce 110 cruise (one million $$ each) per difendere i civili…
A me sembra che la Merkel e Obama abbiano preso decisioni diverse, ma chiare e nette. Nessuno di loro sognerebbe di dire “Dolore per Gheddafi”, di fatto quasi screditando la politica estera del proprio governo.
Come volevasi dimostrare: “Un avion de chasse américain s’est écrasé dans la nuit de lundi à mardi en Libye”. Non penso sia atterrato spontaneamente per fare turismo.
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