da Massimiliano De Simone
Oggi, tornando a casa, mi sono sorpreso ad ammirare la città pavesata di bandiere tricolore. Alcune erano semplicemente esposte. Altre garrivano, fiere, dall’alto di improvvisati pennoni. Mah. Sarò un insensibile, ma a me vedere tutto questo patriottismo improvviso – e improvvisato – in questo paese di santi, eroi, poeti, navigatori, tangentisti e mignottari, fa venire un pò da ridere.
Io sono uno di quelli che hanno messo la bandiera italiana al balcone. Mi sento italiano e ne sono orgoglioso. Sarà forse l’età, ahimè non più verde, ma davvero mi piange il cuore constatare che chi sta sfruttando di più le risorse del mio paese se ne vada al bar quando i colleghi cantano l’inno nazionale. Non è solo disprezzo per il piatto in cui hanno sempre troppo mangiato e mangiano tuttora abbondantemente, ma è un atto incomprensibile di grande maleducazione verso la società che li “ospita” loro malgrado. Un inno nazionale va sempre rispettato indipendentemente dal paese a cui appartenga.
Qui a Napoli, dove abito, non si sono viste bandiere ai balconi. Le manifestazioni organiozzate sono le solite per pochi intimi, al San Carlo e in altri luoghi da vip. Invece, sento di molte città del Nord addobbate di bandiere. Credo che sia davvero uno spettacolo emozionante e mi sarebbe tanto piaciuto vedere sul Lungomare sventalare il tricolore, invece delle bandierine delle lussuose imbarcazioni che inquinano e deturpano il paesaggio del Lungomare stesso, simbolo dell’Unità d’Italia, in quanto si tratta della prima opera di sistemazione urbanistica realizzata dal neonato Stato italiano. Ma c’è di più: per fare spazio alla stazione della metropolitana in Piazza del Municipio è stato “sfrattato” anche il Monumento a Vittorio Emanuele II,primo re di’Italia. Eppoi dicono della…
Mi spiace che la signora Guarini sia stata tagliata bruscamnte dalla dura legge degli 800 caratteri. Leggere notizie aggiornate sulla bellissima città di Napoli mi fa sempre un grande piacere, anche se nella situazione illustrata sono notizie avvolte da un velo di tristezza. Non è però tutto oro quello che luce. Nel mio condominio solo al mio balcone faceva bella mostra di sè un bandiera italiana nuova fiammante… Io penso che il successo riscontrato un po’ ovunque per la festa dell’anniversario dell’unità d’Italia sia in definitiva in stretta relazione con quello che sta succedendo di veramente spiacevole nel paese con gli imponenti accresciuti attacchi della Lega Nord al nostro simbolo più caro.
La festa dell’unità d’Italia ha avuto un doppio volto. Al centro sud, la tronfia retorica della ridicola celebrazione romana, con il ministro La Russa che celebrava la magnifiche sorti e progressive della missione in Afghanistan. Al nord si è assistito a garbate manifestazioni di sobrio patriottismo, rivolte, specialmente, a dare una risposta ai buzzurri in camicia verde bruna. A lei, Grondona, e a quelli che al nord l’hanno imitata, porgo un sentito ringraziamento. Agli altri, a quelli di Roma, un sonoro sberleffo.
Anch’io ho messo la mia bandierina fuori casa (ma vivo isolato), e poi ho pubblicato la sua foto nel mio sito di FB per rendere partecipi i miei “amici”. Espongo regolarmente la bandiera il 25 Aprile (mi festeggio anche un po’) e il 2 Giugno. Non la espongo per le partite della Nazionale di Calcio, perchè mi sembra sprecata. Credo che la festa del 17 Marzo debba rimanere, togliendo magari il 25 Aprile, visto che ancora è una data che divide gli italiani. Nell’unità d’Italia dovrebbero riconoscersi tutti, pure quei poveri di spirito (per non dire altro) dei leghisti e i nostri fratelli altoatesini: in fondo mi pare che non se la passino poi così male sotto il tricolore. Sono fiero di essere italiano, e mi sento europeo, e questo mi affratella a tutti. Insistiamo, e vediamo che…
qui, a Roma, solo poche e isolate bandiere sui balconi delle case, ma gente in centro tanta e tantissima ammirazione per il nostro Presidente Napolitano che con il suo sincero e accorato discorso la sera -dall’esterno del Quirinale – dove con tantissima gente sotto la pioggia ha festeggiato – mi ha commosso e mi ha reso orgogliosa di di essere italiana e di aver un Presidente come lui….che ha risvegliato in tutti il senso di appartenenza al nostro Paese
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