da Gianni Guasto
Di fronte alle “ineguagliabili” imprese erotiche del suo capo Sgarbi appare roso dall’invidia e dall’ansia di dichiarare a tutti e a tutte che é “capitato anche a lui”: praticamente, una fotocopia. Siamo quindi tutti in trepida attesa della nuova trasmissione, nata per ridimensionare lo strapotere bolscevico di Santoro. Lì, il critico più sexy del pianeta avrà modo e spazio per lanciare il proprio messaggio universale, squadernando al mondo il proprio Catalogo. E sarei perfino disposto a scommettere che, per non lasciar niente di impunito, se lo fotograferà pure e lo mostrerà alle masse adoranti, caso mai pensassero che è nato senza.
Sgarbi e’ diventato inascoltabile. Ormai e’ un disco rotto che sputa discorsi strampalati verso difese (improbabili) del premier. Oppure parte contro Fini. Su una cosa pero’ mi trova d’accordo, e cioe’ quando definisce le ragazze dell’harem berlusconiano delle “furbe”. Esistevano prima ed esisteranno anche dopo Berlusconi.
E’ l’esemplare più riuscito di automa (dal diz.: “Macchina che riproduce i movimenti, e a volte imita l’aspetto, di un uomo o di un animale”) berlosconianus
è vero che la maggior parte delle ragazze che frequentano l’harem di B. sono o appaiono delle avide sfruttatrici, spalleggiate da famiglie prive di scrupoli. Ma attenzione a non cadere nella trappola delle alternative secche, quella secondo la quale, se sono le ragazze che ci stanno, allora l’uomo ha diritto di comportarsi come si comporta. A noi, poi, il comportamento del B. privato deve interessare solo nel caso in cui commetta dei reati, o si renda ridicolo infangando la carica che ricopre, oppure si renda permeabile a ricatti o peggio metta a rischio la sicurezza delle istituzioni dello Stato.
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