da Giorgio Goldoni
Non ci può essere integrazione senza una buona conoscenza di lingua, costumi e tradizioni del paese ospitante: l’idea delle classi separate per stranieri dovrebbe perciò essere salutata da tutti come ottima. Invece siamo passati subito alla protesta ideologica contro questa iniziativa, sempre volando alto e mai considerando gli aspetti pratici del problema. Sull’altro versante c’è la protesta attuale, sempre ideologica, degli insegnanti contro quanto si sta facendo per modernizzare definitivamente la scuola italiana: certo è molto più facile, per esempio, fare il maestro di sostegno che dover insegnare la lingua italiana a chi non la conosce. E’ molto più divertente portare i pargoli a visitare questo o quello, o moltiplicare attività inutili, che porsi come obbiettivo (fra l’altro facilmente misurabile e quantificabile) l’ntegrazione linguistica di futuri italiani. Non è per caso che ci si oppone perchè “faticare stanca”?
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