da Gian Paolo De Tomasi – Busto Arsizio
Ho un amico la cui figlia è in prima elementare e su 20 bambini, 10 sono stranieri, di tutti i tipi. Mi dice che il programma procede lentissimo in quanto molti non sanno neanche parlare l’italiano. Ovviamente i bambini che sono più avanti si stufano e non si impegnano. Non mi sembra che l’idea delle classi di inserimento sia una stupidata: stiamo parlando di didattica, non di tolleranza o integrazione. Sono due cose differenti.
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