da Silvia Palombi
Modena, 17 ottobre pomeriggio, bar della stazione. Ho sete chiedo un chinotto’, ‘cos’è chinotto?’ chiede la pingue giovane barista bionda indigena. Sorrido stupita, come faccio a spiegarle cos’è un chinotto? Il di lei clone coi capelli neri fa ‘è una fanta?’ comincio a inquietarmi. Cambio, chiedo un rabarbaro in un bicchiere di acqua gassata fredda. ‘Cos’è rabarbaro?’ chiede la mora. Mi sento Troisi e Benigni al passaggio della gabella, mi guardo intorno, vorrei essere rassicurata che sto vivendo qualcosa di strano. Nessuno fa una piega. Non ho chiesto un ratafià, un giulebbe. Rinuncio a dissetarmi e vado al binario sconfortata. Queste in che classe le mettereste? O sono io da proteggere come un panda?
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