da Claudio Urbani, Roma
Chiunque ha dei bambini piccoli e per ragioni di lavoro deve risiedere all’estero, conosce bene la facilità con cui questi imparano in poche settimane a comunicare molto rapidamente con i propri coetanei, per le loro faacilità di appendimento. Separarli in classi diverse non li aiuta affatto in quella integrazione che a parole tutti auspicano, ma che nei fatti forse non si vuole. L’amico Goldoni sostiene che prima di andare a scuola si debbano cosnoscere usi storia e tradizioni del Paese ospitante: ma non è quello che la scuola dovrebbe insegnare? I nostri figli non è prorio lì che imparanoqueste cose? Poi in Francia e Germania, da molto prima di noi paesi di forte immigrazione, hanno mai adottato tali provvedimenti? Gli stessi inglesi, così gelosi delle loro tradizioni, non si sono mai sognati tali provvedimenti.
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