PARLIAMONE
UNA RIVOLUZIONE SILENZIOSA. Che i settimanali femminili siano un catalogo di pubblicità è cosa risaputa. Ma alcuni relegano la pubblicità nelle pagine riservate alla pubblicità, altri inondano tutte le pagine, sia quelle redazionali che quelle pubblicitarie, con messaggi commerciali. Va bene così, ormai sono decenni che funziona in questa maniera. C’era un direttore di settimanale femminile che un giorno disse che nessuna delle pagine del suo giornale era gratis. Il mondo dei femminili è fatto così. C’è una sola pagina che si salva normalmente. La copertina. Mentre i quotidiani hanno la pubblicità anche sulla prima pagina, magari in fondo, magari piccola (anche se adesso hanno cominciato ad appiccicare dei post-it pubblicitari appena sotto la testata), i settimanali ed i mensili, maschili e femminili, finora, hanno evitato di “sporcare” la copertina con avvisi pubblicitari. Intendiamoci: le copertine sono quasi tutte vendute agli inserzionisti. Ma di nascosto, senza dirlo, aummaumma. Questo fino a qualche giorno fa. L’ultimo numero del magazine femminile di Repubblica, “D”, ha infatti una novità rivoluzionaria. Un po’ maliziosa, direi anche un po’ furbetta e ipocrita. Sulla copertina infatti la pubblicità continua a non esserci. Ma attraverso un buco, quadrato, una specie di spioncino, si vede la pubblicità della pagina tre. Roba da guardoni. Attraverso un buco della serratura la pagina di pubblicità arriva direttamente in copertina e il miracolo è compiuto. A me ricorda l’esibizionista che al parco apre l’impermeabile e mostra le frattaglie a signorine impuberi. La strada è aperta. Gloria a “D”. La prossima copertina sarà una pagina di pubblicità ma con un buco in mezzo attraverso il quale potremmo leggere un articolo?(csf)
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