da Claudio Urbani, Roma
A Milano denunciati il medico e chiunque abbia curato l’egiziano clandestino che protestava sulla torre era sentito male. Questo squallore lo potete leggere qui.
Se ci fosse stata ancora la necessità di una certificazione dell’abisso in cui è caduto questo paese, ecco l’ufficialità. Oggi mi vergogno di essere italiano, non l’avevo mai detto.
È l’Italia fondata sui “valori cristiani”, oibó! Come ci ha fatto capire WickiLeaks, una cosa sono le belle parole da pubblicare sui giornali o mettere in bocca di politici, un’altra cosa è ciò che succede di fatto. La vita è un diritto per alcuni, non vale un cazzo per altri. Questi sono i pastori di anime e i rappresentanti del popolo. Che parlano di “valori” senza essersi prima lavati la bocca e la coscienza.
I fatti: il medico e’ inquisito perche’ non ha avvertito la questura che rilasciavano il “malato”. Non per aver curato un clandestino. Per legge, qualsiasi medico che cura ferite d’arma da fuoco o da taglio (i.e. ferite dovute ad un atto criminale) deve denunciare l’accaduto. Se non lo fa e’ punibile per complicita’. Mai sentito parlare di medici inguaiati perche’ hanno soccorso mafiosi?
Informarsi meglio non guasta: l’egiziano è stato soccorso per un malore, non era stato coinvolto in nessun atto criminale. Evita di far pessime figure…
P.S. Mai sentito parlare di reato di omissione di soccorso?
Urabani aggiornati. Chi è clandestino commette un reato. Reato di clandestinità. Evita di far pessime figure…
Reato, che per te, giustifica una denuncia se lo si assiste per un malore: complimenti!
C’è da augurarsi che l’Ordine Provinciale al quale è iscritto quel medico intervenga con decisione a difendere il professionista che ha agito nel rispetto delle più elementari regole di deontologia professionale.
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