Ti Rifiuto
da Antonio Giordano, Napoli
Ieri all’incontro del premier con i governatori è risultato che 4 regioni del nord non accoglieranno i rifiuti di Napoli. Bene mi dico, 150 anni di unità sono bastati per capire che non funziona. Poi noto che anche le altre province campane non vogliono accogliere tali rifiuti. Il problema quindi è ancora più grave, non tanto per i rifiuti da smaltire, ma per l’emergere di un egoismo cieco e miope che affiora prepotentemente. Scriveva l’altra settimana Galli Della Loggia “.. ormai una parte della popolazione (omiss) non intende sottostare a quel vincolo sociale che è tale appunto perché obbliga a comportamenti che non corrispondono al proprio personale e immediato interesse.” E in queste condizioni credete che possiamo risolvere la crisi sfidando i giganti dell’economia mondiale che marciano uniti e compatti?
Guardando chi rifiuta, sembrano prevalere più le convinzioni politiche, anche se il Lazio si è dimostrato disponibile. Margini per essere ottimisti sul prossimo forse ci sono…spero! I Cota, eletto fasullo, i Zaia, che fa pagare a tutti gli italiani le sue truffette sulle quote latte delle sue aziende e i Formigoni che usano le firme false…tutti i nodi vengono al pettine e avranno vita breve.
Vedi Claudio, in questo periodo di gran confusione e di marasma generale, ammiro quelli che non disperano, quelli che, comunque, vogliono costruire. Intanto ripeto tutti i giorni ai mie studenti che noi del sud dobbiamo assolutamente cambiare; il sud deve essere solo un riferimento geografico. Maroni ha detto una sciocchezza sostenendo che la mafia si combatte arrestando i capi. No, non basta perchè il n. 2 diventerà il n. 1 e il n. 3 diventerà 2. E’ cambiando la cultura e le mentalità della gente che si combatte la mafia; il resto verrà da se perchè la mafia e camorra rappresentano l’apice dell’egoismo umano.
Giordàààà, hai detto bene: “per l’emergere di un egoismo cieco e miope che affiora prepotentemente.” Il tuo egoismo, se permetti. Quello cioè di voler far mangiare la cacca tua a quelli che già mangiano la loro… Con OTTOMILA miliardi di euro buttati nei cassonetti per risolvere una emergenza, che emergenza non è più: è CONSUETUDINE di non voler cambiare!!
Armando, lo sai che mi stai diventando persino simpatico con queste tue continue e ripetute esternazioni? Mi ricordi Ciccillo che fa lo stesso ogni mattina che passo davanti al bar, e Ciccillo, in fondo, è un brav’uomo.
…e Te, mi ricorda il mulo di Roverato.
No, dai, passi allle offese? Eppoi conosco il MART di Rovereto, mai saputo di questo mulo di Roverato; è fuggito dalle tue stalle?
Guardando le vaste distese campane di “ecoballe”, che di eco non hanno proprio nulla, non riesco a capacitarmi, e a credere, che sia stato tutto prodotto dai napoletani; deve esserci per forza una buona parte di vero, in chi afferma che quei rifiuti provengono “specialmente da altre regioni”. Ragionando terra, terra, specie per quanto riguarda i rifiuti tossici, dove sarebbero le industrie campane che li avrebbero prodotti? Dire che sono un prodotto locale, quindi, mi sembra senz’altro falso; che provengano, invece, dalle regioni industrializzate del nord, è senz’altro più verosimile, per non dire che è la verità che si vorrebbe, piuttosto maldestramente, nascondere.
Ritengo bisogna distinguere: La spazzatura delle “ecoballe” credo sia dei campani perché accumulata lì per molti anni. Invece i rifiuti speciali (cioè nocivi) “importati” dall’esterno campania, sono quelli sversati abusivamente in discariche o seppelliti sotto migliaia di ettari di terreno tra Napoli e Caserta con la complicità di chi li ha inviati, della camorra e l’inettitudine dei politici di tutti i livelli; e i politici sono stati inetti perché, o non sapevano, ed è grave, oppure sapevano e lucravano, e allora sono delinquenti.
Abito sulla statale tra Pompei e Amalfi e i comuni del circondario, da alcuni anni attuano la differenziata e sono stati quasi sempre puliti. Adesso paghiamo anche noi la crisi perché ci avanza la parte “secca” della raccolta differenziata che, al momento, non va né in termovalorizzatore né in discarica. Un sindaco che conosco che si è impegnato per anni per la differenziata, addirittura a volte controllando personalmente le buste dei cittadini, l’altro giorno era sfiduciato perché i costi aumentano e i servizi ai cittadini peggiorano per la spazzatura (il secco) che avanza in strada. Ecco, quando poi viene qualcuno pure a farti la morale, ti verrebbe voglia di …
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