da Giulio Bulgarelli, Correggio
A memoria mia – ma forse trasfiguro – non ricordo nessuna “spuma” al chinotto. Al limone, all’arancia, alla cola, moscatella, sanguinella, quellochetipare. Ma al chinotto, mai. Segno indubbio della inarrivabilità dello stesso: neppure imitare si poteva. Vantava pure una barzelletta dedicata (“siamo chinotti, siamo chinotti”) che mi raccontò il blogghista Pellicciari. Giù a ridere, nell’androne della canonica. Allora la sola sconcezza bastava.
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