da Santi Urso
Ohibò, mentr’Ella si fa saltar la mosca al naso e stigmatizza il buco ombelicalpubblicitario della copertina d’un settimanale femminile, si scopre che la pubblicità presiede ai Suoi dibattiti, non diversamente dal vituperato Vespa. Vedo che si lanciano giacimenti gastronomici (dal gulasch al chinotto), libri e (presumo) film. Ma un disinteressato dibattito sulla centralità dell’ombelico, no? (o anche sull’ombelicità del centro)
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