da Alessandro Ceratti
La partecipazione al nostro blog di un ex-brigatista mi pone un problema spinosissimo. Un po’ d’impulso mi viene da reagire come Gasparini. Poi rifletto e mi dico: dal punto di vista ufficiale, se ha finito di scontare la condanna assegnategli (e se ha goduto di sconti di pena, anch’essi ovviamente sono previsti per legge) è un cittadino riabilitato, con gli stessi diritti miei. E d’altro canto che cosa deve fare questo signore, sprofondare nell’abisso? Nullificarsi? Forse saremmo noi a non dovere avere interesse ad ascoltare quello che ha da dire. E d’altra parte è innegabile che conoscere l’opinione di un’ex-brigatista (su qualunque tema, in particolare sulle patrie galere) è più interessante che conoscere quella del salumiere sotto casa. E tuttavia permane il desiderio di “ridimensionare” quella persona. (…)
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