Su Repubblica: ” CITTA’ DEL CAPO – Non ce la fa a galleggiare, Kundera non è per lui. Maradona deve sprofondare, immergersi, sentire. Nella magia di uno stregone del calcio in lotta contro un informatico da laboratorio. Tutto è personale, tutto lo tocca, tutto lo riporta in mezzo al campo. Non c’è ferita che non si allarghi, non c’è dolore che non diventi piaga e non c’è lacrima che non sia un confine umido”.
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