da Isabella Guarini, Napoli
Caro CSF, mi trovavo in una riunione di lavoro nel Municipio di una fiorente cittadina irpina. Era un pomeriggio del 1978. Ricordo con precisione il volto terreo del Vicesindaco che, ritornando dal telefono, annunciava il rapimento di Aldo Moro da parte delle br. Immediatamente la seduta fu sospesa e io con la mia cinquecento azzurra tornai a casa, dove mi aspettavano figli, marito, genitori. Entrando sentii sulla pelle il calore della mia casa e mai avrei potuto immaginare di dialogare sul blog con un esponente di quella brigata seminatrice di morte, dopo trenta anni. Nemmeno l’intervista di CSF a Valerio Morucci mi aveva fatto pensare a una simile ipotesi. E ora mi interrogo se questa realtà mi faccia paura come allora.
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