da Isabella Guarini, Napoli
Nella letteratura di tutti i tempi sono presenti gli scritti dal carcere. come se la privazione della libertà conciliasse il pensare e lo scrivere. Molti sono anche i film sugli orrori delle carceri. Che sia l’uomo di Alcatraz, ho pensato mentre leggevo delle Patrie Galere a pagina 47:”me ne stavo lì a mangiare una delizia di torta alle fragole e a sminuzzarne le briciole da dare ai passeri che si assiepavano intorno.” È Valerio Morucci che scrive di quando era seduto “al bar Tropicana nel paese di Bengodi per la cioccolata. Era il 1978
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