da Pier Franco Schiavone
Sfido chiunque ad affermare che si debba leggere tutto su tutti gli argomenti su cui si esprime un’opinione. Il lettore seleziona, si fa guidare dall’istinto, dalla curiosità e, a volte, dai suggerimenti. Sulle carceri, per esempio, ho avuto testimonianze dirette e un’amica, che in carcere insegna, mi ha suggerito anche un paio di letture, sufficienti per avere un’idea senza diventare un esperto. Morucci dice che moltitudini di giovani sparavano? Palle. Dice che i brigatisti furono più numerosi dei partigiani? Palle, furono 15.000 solo i morti tra i partigiani! Ha detto altre cose che, secondo me, non stanno in piedi; lui ha diritto di parola, ma non leggo il libro di chi non mi sembra all’altezza, tutto qua.
Padronissimo. Ma almeno in questo caso rinuncia a dire la tua opinione su un libro che non conosci. Quello che contesto è che la notizia del libro di Morucci abbia dato il fuoco alle polveri di una polemica fra persone che non hanno letto il libro. Tutti a discutere sul suo diritto a parlare e nessuno curioso di sapere che cazzo ha scritto. Tu sei convinto, visto che hai letto due libri, di sapere di carcere pù di lui che il carcere se l’è fatto. E sei talmente convinto di sapere tutto che con lui non ne vuoi nemmeno parlare(csf)
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