da Gianni Guasto
Con la legge garantista anti-intercettazioni, la maggioranza sta per inaugurare un nuovo tipo di reato: quello di “pedofilia minore”, un mini-crimine la cui gravità traumatogena risulterebbe attenuato rispetto alle più gravi nefandezze, da sempre eroicamente combattute da Umberto Bossi, che per scongiurare il pericolo di un’Europa “che voleva la pedofilia” (secondo la dichiarazione dallo stesso rilasciata dal palco di piazza San Giovanni durante l’ultima campagna elettorale), mandò in Europa, lancia in resta, nientemeno che il paladino Calderoli, intimandogli di non tornare senza aver annientato i pedofilofili di Strasburgo. Ora il disegno governativo a protezione dell’infanzia maltrattata si perfeziona: a firma dei gentiluomini Gasparri, Bricolo, Quagliarello, Centaro, Berselli, Mazzatorta, e Divina, é stato presentato un emendamento alla suddetta legge anti-intercettazioni grazie al quale chi sia sorpreso in flagranza di reato non sarà passibile di arresto immediato, se l’aggressione risulterà, agli occhi del poliziotto di turno, in qualche modo attenuata. Come saranno stabiliti i criteri di gravità? Si suggerisce un sistema analogo a quello della patente a punti: penetrazione punti dieci, fellatio otto (cum eiaculatione in ore nove), masturbazione attiva e passiva sei, coitus ante portas due. Il regalo di dolciumi, gelati, videogames e tartarughine placcate oro avrà valore di attenuante.
Nessun commento.
Commenti chiusi.